TRE CIME DI LAVAREDO

DESCRIZIONE:

Dobbiaco: nel cuore delle Dolomiti, circondata da massicci montani imponenti e dalle due aree protette del Parco Naturale di Fanes-Senes-Braies e del Parco Naturale delle Tre Cime, un’area amatissima da escursionisti e naturalisti. Nei pressi del paese si trova il Lago di Dobbiaco, che riserva meravigliose sorprese in ogni periodo dell'anno. È soprattutto in primavera e in autunno che la variegata vegetazione del lago offre agli uccelli acquatici e migratori un habitat ideale per la sosta e la nidificazione. Qui potrete ammirare specie rare, presenti solo occasionalmente in Alto Adige. Il sentiero che si sviluppa attorno al lago è lungo 2,5 km ed è percorribile anche con i passeggini.

Le Tre Cime di Lavaredo: patrimonio dell’Unesco,  si possono considerare le attrazioni naturali più note nel mondo dell’alpinismo e sono anche fra le cime più famose delle Alpi.  Le Tre Cime di Lavaredo ricordano tre dita, che puntano verso il cielo, apprezzate dagli estimatori per le forme armoniche e i colori. Potrete trovare segni lasciati dall’uomo che ricordano la storia di questa montagna, come le trincee e le gallerie che testimoniano che in questo luogo furono combattute battaglie della prima guerra mondiale. Una delle escursioni più belle è giro attorno alle Tre Cime. Si parte dal rifugio Auronzo a 2.320 m sul livello del mare, salendo subito in direzione est, seguendo il sentiero con il n° 101. Questo ci porta prima al rifugio Lavaredo e poi, leggermente in salita, al punto più alto della nostra escursione, la forcella Lavaredo. Qui è d'obbligo fermarsi per godersi la famosa vista sulle imponenti pareti settentrionali strapiombanti delle Tre Cime, cercando ovviamente di scattare la foto più bella di questo incredibile panorama. Si prosegue poi in direzione del rifugio Locatelli e dopo una leggera discesa, il sentiero continua prima pianeggiante ai piedi del Monte Paterno, e infine in salita fino al rifugio a 2.438 m s.l.m. Anche da qui la vista sugli imponenti giganti rocciosi è semplicemente unica, un panorama da sogno, che rimarrà nel cuore. Dal rifugio Locatelli seguiamo il sentiero con il n° 105 in direzione della “Malga Lunga / Lange Alm”. Poco sopra a questo piccolo ristoro si trova la sorgente del torrente Rienza e i laghetti delle Tre Cime – un posto splendido per una sosta e un rinfrescante bagno dei piedi nell'acqua limpida. Da qui il sentiero prosegue ancora verso ovest, sotto la Cima Ovest, con alcuni tratti un po' più esposti, fino al nostro punto di partenza.

Passo Falzarego: Il Rifugio Lagazuoi sorge a 2752 m sul Piccolo Lagazuoi, la posizione spettacolare in uno dei scenari più belli delle Dolomiti e la comoda funivia ne fanno uno dei luoghi più amati e apprezzati in ambito Dolomitico. Dal Rifugio Lagazuoi si prosegu fino alla Cima del Piccolo Lagazuoi, riconoscibile dalla croce e raggiungibile facilmente seguendo il sentiero che si dirige a Ovest costeggiando il bordo del pianoro roccioso e con facilità si è presto alla croce.

Cortina D’Ampezzo: Quella che avvolge Cortina d’Ampezzo e una storia che si perde nella leggenda tra avvicendamenti di antichi romani e popolazioni barbare. Paese di allevatori, Cortina d’Ampezzo deve il suo sviluppo allo sfruttamento delle foreste e al commercio del legname. Per la sua posizione geografica di frontiera fu annessa alia Serenissima Repubblica di Venezia prima e, poi, per ben 400 anni, all’Impero Austro – Ungarico. Dalla metà del 1800, grazie alle ferrovie che portavano nella Conca ricchi viaggiatori anglo – sassoni, tedeschi e russi, Cortina d’Ampezzo andò trasformandosi nella vera capitale delle Dolomiti e nacquero, così, i grandi alberghi e le prime strutture sportive e turistiche. II conflitto mondiale del '15 – '18 fu, però, l'evento storico che più di ogni altro sconvolse il territorio, tanto che molti dei versanti dolomitici che circondano la Valle ampezzana ne portano ancora oggi i segni tangibili. Passati sotto il Regno d’Italia nel 1918, successivamente alla sconfitta dell'esercito Austro – Ungarico, i Monti Pallidi si aprirono al mondo e soprattutto allo sport che permise a Cortina d'Ampezzo di diventare la Regina delle Dolomiti in un lasso di tempo molto breve. Sulle montagne di Cortina d'Ampezzo è stata scritta una parte importante della Prima Guerra Mondiale. II restauro dell’archeologia bellica, cui hanno partecipato anche gli eserciti dei paesi che dal 1915 al 1918 si sono combattuti su queste stesse montagne, ha portato a realizzare quello che oggi è il più esteso museo all'aperto dedicato al primo conflitto mondiale. La definitiva consacrazione di Cortina d’Ampezzo a località sportiva di assoluto prestigio e a meta privilegiata per le vacanze avviene in occasione delle Olimpiadi Invernali del 1956, quando i Giochi Olimpici sono trasmessi in diretta televisiva per la prima volta in Italia. Da allora Cortina d’Ampezzo e destinazione turistica d’eccellenza e il luogo prescelto per numerosi eventi sportivi internazionali. 

27 – 28 – 29 Luglio 2018

Tre Cime di Lavaredo