Di funghi e tartufi non siamo mai stufi

"Di funghi e tartufi non siamo mai stufi": la nuova iniziativa dell'Accademia Enogastronomica della Valtiberina Mario e Mara del ristorante "Il Rifugio" delizieranno i commensali con un menù dedicato al territorio

La primavera è il periodo più adatto, per deliziare il palato con due autentiche prelibatezze della Valtiberina – i funghi e i tartufi “partoriti" dai boschi appenninici del comprensorio – è difficile per chi ama la buona cucina rinunciare a queste prelibatezze. È da questa considerazione, unita al gusto e ai profumi dei due prodotti, che la serata di giovedì 21 maggio, organizzata dall’Accademia Enogastronomica della Valtiberina, trae il preciso titolo: “Di funghi e tartufi non siamo mai stufi". Se poi la scelta cade su un ristorante “prototipo", le premesse del successo ci sono tutte. Caprese Michelangelo è la patria della ristorazione e delle delizie del bosco (porcini, prugnoli, trifola bianca e pure le castagne) e “Il Rifugio" è un locale di prim’ordine per le pietanze a base di funghi e tartufi. Si scende dal capoluogo in direzione della frazione di Lama: non appena superato il piccolo ponte, a sinistra, si incontra questo ristorante, gestito da Mario Cheli e dalla moglie Mara. Nella quiete di una piccola località, diviene il punto di riferimento per chi ama l’evasione domenicale estiva e invernale e l’approdo consigliato per chi ama la cucina di qualità. Una cucina squisitamente toscana, a base di prodotti freschi e locali (questa la filosofia dell’Accademia) e nella quale si esaltano anche le tante varietà di carni italiane e di vini locali e nazionali fra i più rinomati. Gusti e profumi sono facilmente identificabili, perché espressione della genuinità, la stessa che si ritrova nelle paste fatte in casa. Il menu preparato è un’autentica esaltazione delle eccellenze della Valtiberina, perché comprensivo anche di formaggio pecorino e carne chianina, integrati con i grandi protagonisti della serata. La “rosa" degli antipasti prevede bruschetta al tartufo, crostone ai porcini, acquacotta e pecorino ai prugnoli. Funghi prugnoli protagonisti anche dei primi piatti, poiché abbinati alle tagliatelle; seguiranno i tortelli di patate con ragù di chianina. Per secondo, vitello tartufato con spinaci e per dessert la crema inglese con mousse al gianduia. Se questo non è un menù tipico …

Comunicato del 18 Maggio 2015