Pellegrinaggio Santiago de Compostela

Da Sansepolcro fino a Santiago de Compostela sotto il patrocinio dell'Accademia Enogastronomica della Valtiberina

Un imprenditore e un avvocato, ma anche un geometra e una dirigente dell’Agenzia delle Dogane di Firenze: si aggiunge poi un ex dipendente della provincia di Arezzo, con la passione per la magia. Sono partiti in cinque sabato mattina da Sansepolcro con destinazione la Spagna: esattamente il cammino di Santiago di Compostela. Un qualcosa di coinvolgente e già oggi si apprestano ad affrontare la quarta tappa verso il traguardo degli ultimi cento chilometri. Sono Domenico Gambacci, Anna Boncompagni, Roberto Santinelli, Francesca Tommasoli e Francesco Crociani. Cinque persone che hanno deciso di intraprendere questa esperienza sotto il patrocinio dell’Accademia Enogastronomica della Valtiberina: quattro sono di Sansepolcro, uno di Badia Tedalda. Amanti delle passeggiate e vogliosi di fare un’esperienza forte: il Cammino di Santiago di Compostela è qualcosa che ti segna, già in passato altri biturgensi – con vari mezzi di trasporto – hanno intrapreso questa avventura. “Siamo partiti domenica mattina da Villafranca del Bierzo e siamo arrivato a O Cebreiro – raccontano i cinque pellegrini – una tappa durissima di oltre 30 chilometri, con gli ultimi 10 che presentavano una salita da brivido. La seconda, decisamente più corta, ci ha visti arrivare a Triacastela: subito, però, si sono presentati i primi problemi con vesciche ai piedi e dolori muscolari; la voglia di arrivare al traguardo, però, fa passare in secondo piano i dolori. Ieri, invece, abbiamo affrontato la terza tappa e in serata siamo arrivati a Sarria: ci avviciniamo così sempre di più agli ultimi cento chilometri di strada. Durante il percorso – raccontano ancora – si conoscono persone di molti paesi del mondo e ognuna di loro ti arricchisce di un qualcosa: ti capita anche di stare da solo e fare tante riflessioni sulla vita, ma soprattutto ti fa capire quanto basta poco per essere felici riscoprendo i veri valori". E un paragone viene lanciato anche con il Cammino di Francesco in Italia. “Vedendo quello che è il Cammino di Santiago di Compostela – concludono – ti rendi conto, purtroppo, quanto dovranno lavorare in Valtiberina per sviluppare il progetto legato ai Cammini di Francesco: per gli ostelli, i prezzi e l’accoglienza dei pellegrini". Ma il cammino per loro va ancora avanti con l’arrivo previsto per domenica nella Plaza del Obradoiro, dove erge la maestosità della cattedrale con le sue torri e la scalinata. Partiranno alle prime luci dell’alba perché per loro è fondamentale assistere alla Santa Messa di mezzogiorno. Nel pomeriggio visita alla città, il giorno dopo partenza per Finisterre con il rientro in Italia i primi giorni di maggio. Un’esperienza unica, un momento nel quale ritrovare se stessi: cinque persone partite dalla Valtiberina con destinazione il cammino più famoso al mondo, con tanto di bandierina e striscione che porta il nome di Sansepolcro e la Resurrezione di Piero della Francesca.

 

Comunicato del 26 Aprile 2017