Stisera ci se lascia le penne

"Stisera ci si lascia le penne": domani la nuova serata dell'Accademia Enogastronomica della Valtiberina

Occhio perché… “Stisera ci si lascia le penne". Un tuffo in Umbria per l’Accademia Enogastronomica della Valtiberina con un evento del tutto particolare e un menù che ruota attorno agli animali da cortile, in particolare i pennuti. Domani sera nella splendida location dell’agriturismo “La Pantera" di Città di Castello è in programma il secondo evento del mese di marzo. Due antipasti, tre primi, quattro secondi e poi via con i dolci: insomma, un menù tutto in salita. Si parte con un classico antipasto a base di prodotti tipici dell’azienda agricola tifernate e delle coradelle di agnello con torta al testo – piatto tipico umbro – per proseguire con il tris di primi: cappelletti in brodo, tagliatelle al sugo d’oca e gnocchi di patate con i porcini. Durante la serata sarà presentato un ospite curioso; un personaggio che sarà destinato a diventare in futuro il protagonista assoluto dell’Accademia di cui, però, al momento i membri del direttivo non vogliono svelare la sua identità. Ma non ci siamo dimenticati dell’altra parte della conviviale. Il poker di secondi prenderà il via con la tradizionale oca in porchetta con le patate al forno, le quali un tempo non poteva mai mancare nel pranzo della domenica. Si proseguirà con l’arrosto di piccione e pollo accompagnato da verdure grigliare, così come sarà presente una grigliata mista di maiale per concludere – questa volta veramente – con delle costole di agnello al forno. Gran finale di serata con cantucci e crostata. Tornando per un attimo al titolo della conviviale, “Stisera ci si lascia le penne", l’appuntamento si presta tranquillamente a più interpretazioni: sia per l’abbondanza del menù, rischiando addirittura di alzare un po’ troppo la… forchetta, sia per le penne poiché indirizzata al tema degli animali da cortile. Ma come è stato sempre ribadito: l’Accademia oltre ad avere un occhio vigile in tema di alimentazione e genuinità, non tralascia mai l’aspetto culturale. La storica del sodalizio, Donatella Zanchi, ha già redatto il passato e le origini di tale pietanze riportando ricette tipiche di quel tempo. Continua ad aumentare anche il numero dei soci che fanno parte dell’Accademia Enogastronomica della Valtiberina, i quali si rispecchiano nel motto portato avanti sin da suo insediamento: “Non è importante quanto si mangia, ma cosa e come si mangia". E anche questa volta tutti i piatti sono prodotti con alimenti provenienti dall’azienda agricola “La Pantera": una vera cena a chilometri zero.

Comunicato del 25 Marzo 2014