Sapori Biturgensi

Serata con i fiocchi per i soci dell’Accademia Enogastronomica della Valtiberina

Nonostante il clima atmosferico non certo invitante per uscire di casa, sono stati in tanti a partecipare all’ennesimo evento organizzato dall’Accademia Enogastronomica della Valtiberina. Il locale scelto era quello dell’Enoteca Ristorante Berghi, nel centro storico di Sansepolcro e a due passi dall’arco di Porta Fiorentina. Titolo della serata: “Sapori biturgensi”. Andrea Berghi, titolare della struttura ereditata da più generazioni di famiglia, ha deliziato con il suo staff il palato degli accademici con un menù veramente di livello, sia nella qualità che nella presentazione dei singoli piatti. Gli antipasti erano composti da un cestino di formaggio con all’interno una insalata di carciofi e arance e poi crostini tipici di stagione con il cavolo, con i funghi e i classici crostini neri di fegatini, oltre a una serie di affettati del territorio valtiberino rigorosamente tagliati a mano. Particolare il successo riscosso dai primi piatti: la gramigna con cavolo nero e salsicce, seguita a ruota da ottimi tortelli di patate conditi con cacio, pepe e gota croccante. Il secondo piatto, anche questo tipico del periodo invernale, è consistito in uno brasato sfumato al Chianti, accompagnato da un delizioso purè. Gran finale a base di millefoglie con crema chantilly e frutti di bosco. Una serata trascorsa in allegria, con la buona cucina e ancora una volta deliziata dalle barzellette del socio accademico Alfredo Pecorelli, che ha mandato letteralmente in delirio i presenti. Gli organizzatori accademici, nel ringraziare Andrea Berghi per una serata che verrà ricordata nel tempo, danno ora appuntamento per il prossimo evento, fissato per mercoledì 21 marzo: una serata del tutto particolare nelle stupende sale del Borgo Palace Hotel di Sansepolcro, che avrà per filo conduttore la solidarietà: l’incasso verrà infatti devoluta alla realizzazione del progetto “Un abbraccio fantastico”, un ambiente multisensoriale per facilitare l’autodeterminazione e migliorare la qualità della vita, permettendo di intervenire sugli stati di sregolazione comportamentale e sui disturbi sensoriali”. La Cena della Solidarietà, giunta alla terza edizione, dimostra ancora una volta che i soci accademici, oltre ad apprezzare la buona cucina, hanno anche un cuore d’oro. Per l’occasione, sono state di nuovo invitate a partecipare le associazioni del territorio perché rinnovino la sensibilità già dimostrata in passato verso quelle persone che nella vita hanno avuto poca fortuna.  

Comunicato del 23 Febbraio 2018